Con la caduta della Repubblica di Ragusa l'isola di Meleda (Mljet), insieme agli altri territori croati, diventò la parte dell'Impero austro-ungarico, sotto il dominio della corte di Vienna. La Monarchia lascia le sue tracce in tutti i segmenti della vita dell'isola, in primo luogo con lo sviluppo dell'infrastruttura e con la politica di sviluppo sostenibile.

È noto che alla fine dell'Ottocento la corte di Vienna fosse a un passo alla decisione di spopolare l'isola di Meleda a causa di due ostacoli apparentemente quasi insuperabili, cioè i terremoti e i tremori sismici frequenti, come anche la presenza di gran numero di serpenti velenosi che rappresentavano una minaccia permanente per gli abitanti. Comunque, l'isola rimase popolata grazie al barone Schilling e in seguito alla decisione del 1910 del Ministero dell'Agricoltura di Vienna di portare sull'isola le manguste, animali provenienti dall'India che trasformarono Meleda, una volta conosciuta come “l'isola di vipere” in uno luogo dove i numerosi turisti godono nella natura meravigliosa.


Quando il paese di Sobra diventò il porto principale di Meleda e dopo lo stabilimento delle linee di navigazione via Trieste, Cattaro e Ragusa, nacque la necessità di costruire una strada larga verso il centro amministrativo ed economico Babino Polje. La strada fu lunga 6 km e larga in media 2,5 metri. Con la costruzione dell'odierna strada asfaltata, il vecchio tracciato della strada tra Žukovac e Sobra, a causa del terreno inaccessibile e ripido, diventò un percorso pedonale in sua forma originaria. Questa parte intatta della strada austriaca, lunga all'incirca 850 m, rimase il simbolo del tempo che testimonia le abilità e la perseveranza degli abitanti di quel tempo.

Una particolarità aggiuntiva di questa strada è l'esistenza del punto nella collina dalla parte meridionale dove una volta fu innalzata la bandiera della Monarchia austro-ungarica. Che il punto per rilevare i simboli dello stato fosse scelto con cura testimonia il fatto che la bandiera fu visibile da entrambi i lati del mare, cioè sia dal Canale di Meleda, sia dal mare aperto dalla parte meridionale.

Galleria di foto

CONTATTI